Un viaggio nell’assolato sud indiano. Atterro a Chennai e mi dedico alla scoperta dei magnifici templi del Tamil Nadu, con i loro altari dedicati a Shiva e i coloratissimi gopuram. Poi mi inoltro nelle distese di verde del Kerala: passeggio per le rigogliose piantagioni del tè e navigo lungo le backwaters, con i suoi chilometri di canali bordati da lussureggianti palmeti. Non mancano cittadine dal sapore coloniale e fermate in ristoranti che servono pietanze dai sapori deliziosi. Il fervore religioso e la voglia di vivere che si respirano nel sud dravidico sono contagiose.
Reportage fotografico e Racconti in un Blog Viaggi a cura di Andrea Marchegiani.
I racconti del mio viaggio in India del Sud. Un blog di viaggi con editoriali, informazioni pratiche e aneddoti sulle mie avventure nel mondo!
Visito due fabbriche di mattoni, una all’estremo nord una all’estremo sud del subcontinente indiano. Il lavoro è ancora manuale e la manodopera decisamente sottopagata.
Dagli inizi degli anni 2000, diversi scandali internazionali hanno colpito le fabbriche di mattoni indiane.
In tempi di quarantena, sta facendo discutere la moda indiana di curare il coronavirus facendo bagni nelle feci di vacca e bevendo l’urina. Devo dire che non sono affatto stupito. Solo pochi mesi fa, durante un viaggio in India, mi è stato offerto del pane cotto nello sterco. Lo sterco di vacca essiccata è un sistema molto usato per scaldarsi e cucinare. Provo simpatia per questo fonte di energia ecologica, ma mai avrei pensato di mangiarla!
Di rado ci interessiamo di quello che succede in India, mentre a tutti gli effetti ci riguarda da molto vicino. Con quasi 1,4 miliardi di abitanti, l’India è il secondo paese più popolato al mondo e sta per diventare il primo. Quello che accade in India, insomma, accade a buona parte dell’umanità.
Sapevate che, in India, fino al 2014 oltre 700 milioni di persone non avevano un bagno in casa né accesso ai servizi sanitari più essenziali? In soli 5 anni, il progetto Clean India ha cambiato tutto.
Vi state chiedendo se vale la pena visitare il Tamil Nadu? Ecco 10 motivi per visitare l’assolata regione del sud indiano. Un viaggio in Tamil Nadu vi farà fare il pieno di energia, tra templi scavati nella roccia o edificati nei centri cittadini, miti e leggende induiste, piatti gustosi e piccantissimi… ma soprattutto vi donerà un assaggio dell’incredibile gioia di vivere del popolo Tamil!
La capitale del Tamil Nadu mi accoglie mettendo subito le cose in chiaro: non c’è spazio per la fretta qui. Ogni cosa richiede il suo tempo e, se la smetto di voler programmare tutto, la ricompensa è dietro l’angolo. Resto ammaliato da uno spettacolo di danza Odissi e trascorro una mattinata tra alligatori e cobra in una riserva naturale fuori città. Il Tamil Nadu confonde e inebria, con i suoi no che significano sì…
Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1984, Mammalapuram è una città capace di ammaliare. Il sito di Mamallapuram Hill, con il faro e i nunerosi tempi di Shiva della dinastia Pallava, tutti interamente scavati nella roccia. L’incredibile palla di burro di Krishna, un masso in bilico su un declivio che si tiene in equilibrio a dispetto di ogni legge della fisica. Il caldo afoso e l’ospitalità della gente fanno da sfondo all’Arjuna’s Penance, uno dei più importanti bassorilievi di tutta l’India.
Se volete approfondire la conoscenza della cultura dravidica e riempirvi gli occhi dell’architettura religiosa tradizionale, assistere ai riti e alle processioni in onore di Shiva, non potete non recarvi a Tiruvannamalai.
La città nasce su un monte sacro, Arunachala, dove si dice Shiva si sia manifestato come un grosso fallo infuocato.
Alla scoperta di Auroville, l’eco-villaggio hippy indiano, dove si vive senza denaro, alla ricerca di una dimensione umana libera dall’odio e dal giudizio.
Cosa vedere a Pondicherry se si hanno a disposizione poche ore. Ex Città coloniale francese, Pondicherry è famosa per i quartieri residenziali in stile coloniale, le meravigliose bougainville e le caffetterie che fanno strepitosi croissant!
Ci sono luoghi che visiti per poco più di un’ora ma che ricorderai per sempre. Kumbakonam, città strategica nel medioevo e oggi poco più che crocevia di strade è stata per me uno di questi.
Thanjavur, antica capitale dell’impero Chola, è di una vitalità stordente: ospita alcuni dei templi più belli del Tamil Nadu, la più grossa statua del toro Nandi di tutta l’India e un gigantesco scheletro di balena conservato nel palazzo reale. Forse non ha molto senso, ma l’India è fatta così!
Fort Tirumayam è una delle due fortezze sopravvissute fino ai giorni nostri in Tamil Nadu. Il sito è ancora poco conosciuto, tant’è vero che non viene trattato nemmeno dalla Lonely Planet: per questo, ho deciso di buttare giù le poche informazioni che sono riuscito a recuperare a vantaggio dei futuri visitatori.
Non si può visitare il Tamil Nadu senza recarsi a Madurai, il cuore pulsante della assolato sud indiano. Il Meenakshi temple è un capolavoro assoluto di architettura sacra, al pari del Taj Mahal, così pure il palazzo reale Tirumalai Nayak Palace. Per non parlare delle vivaci strade del centro urbano.
Cos’è il tilaka, o pundra, o bindu e perché gli indiani lo disegnano sulla fronte? Il tilaka o pundra è un segno posto sulla fronte dagli induisti per indicare l’appartenenza ad una casta o ad preciso orientamento religioso…
Un viaggio in Kerala è una vera coccola per l’anima. Soprannominata il “paese di Dio”, questa regione stretta e lunga del sud-ovest indiano è la destinazione perfetta per rilassarsi dopo essersi immersi nelle caotiche folle del resto del sub-continente indiano
Grazie alle sue gradevoli temperature estive, Munnar è stata in passato la residenza estiva del Governo Britannico. Oggi, l’atmosfera bucolica delle dolci colline che la circondano e le spettacolari piantagioni di tè, curate come siepi da giardino, fanno di Munnar una delle località più visitate dai turisti di tutto il mondo.
Un suggestivo trekking nel parco nazionale di Periyar, la più famosa riserva naturale del sud indiano. La guardia forestale mi conduce nelle foreste di teak, alla ricerca di scimmie, licaoni e famiglie di elefanti. Un’avventura ai confini della civiltà umana!
Tra le più antiche forme di teatro-danza indiane, la Kathakali è uno degli elementi folkloristici più interessanti del Kerala. Costumi elaborati ed esagerati, trucchi ipnotici e coloratissimi, gestualità ricca di emozione ed energia rendono la danza Kathakali uno spettacolo imperdibile. Vedere per credere!
Non si può visitare il Kerala senza assistere ad un combattimento di Kalaripayattu, la più antica arte marziale di tutta l’India. Risale a circa 3.500 anni fa ed è la madre di tutti gli altri stili di guerra indiani. Insieme allo yoga e l’ayurveda, è uno dei pilastri della tradizione indiana.
Con oltre 900 km di reti navigabili, le backwaters del Kerala sono un paradiso in cui immergersi e rilassarsi. Basta imbarcarsi in una comoda houseboat, una “casa galleggiante”, e percorrere i corsi d’acqua. La florida vegetazione e la vivace vita che scorre sui canali conquistano il cuore.
Kochi, un tempo nota come Cochin, è talmente ricca di influenze eterogenee che oggi ospita una sinagoga ebraica, antiche moschee, sistemi di pesca tradizionale cinese, una fortezza portoghese e un museo olandese!
Riflessioni di viaggio sulla realtà dei matrimoni combinati e l’usanza della dote in India. Cosa resta dell’amore romantico?
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