I buddisti hanno molti modi di meditare. Quello che mi piace di più è lasciare girare le ruote della preghiera si muovano.
Il Milarepa Palace è un tempio buddista situato nella provincia cinese di Gansu, in Cina. Ciò che lo rende unico è la sua insolita struttura: si tratta di una torre di 9 piani, circondata da ruote della preghiera. Ogni piano contiene in realtà un tempio a se stante, dedicato ad un leader spirituale del passato o del presente. È un trionfo di tappeti, statue, dipinti di Bodhisattva, pergamene e candele al burro di yak. L’occhio non riesce a cogliere la ricchezza dei particolari in una volta sola.
Vorrei fotografare tutto ma… “NO PICTURES!“, grida una voce da un altoparlante.
Ogni angolo del tempio è monitorato da telecamere. È severamente vietato fare foto nei luoghi sacri buddisti, soprattutto non si possono fotografare gli altari. Provo più volte ad infrangere il divieto ma tutte le volte vengo ripreso dalla voce del monaco che controlla i visitatori dalle telecamere. Ammiro questa forma estrema di devozione: un tempio è un luogo di preghiera e meditazione, ci si viene per attingere alle proprie risorse interiori più profonde; non è lecito farne l’oggetto di un’esperienza puramente estetica, esteriore. Vivo il mio dissidio interiore durante la visita dei 9 nove piani del tempio. Il palazzo è interamente in legno, i pavimenti sono pieni di buchi e scricchiolano. Alcune travi di sostegno sono tarlate ed inclinate: molte cose fanno dubitare della solidità della struttura. Un chiodo che sbuca inatteso dal pavimento mi strappa un calzino. Metto da parte i miei sensi di colpa e scatto di nascosto qualche foto. La precarietà di questo posto mi impone di preservarne la memoria in qualche modo. In fondo non faccio del male a nessuno, mi dico.
Finisco la visita e torno alla realtà esterna come dopo un sogno. La torre è circondata da un portico che contiene centinaia di ruote della preghiera. I buddisti tibetani pregano infatti camminando intorno ai luoghi di culto. Lo fanno tutto il giorno, in particolare all’alba e al tramonto, oltre che nel tempo libero. Mentre camminano, passano accanto alle ruote della preghiera e le fanno girare con le mani. Ogni ruota ha incisa una preghiera, un mantra: facendola girare la preghiera si staglia nell’aria e il vento la trasporta in tutto il mondo. A mio avviso, un modo bellissimo di pregare.
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2 Comments
Si bellissimo davvero
Le parole e le foto trasmettono bellissime sensazioni 👍