“Il Dallol è il luogo più bello e spaventoso che abbia mai visitato”.
“E dov’é il Dallol?”, chiedo stupito. Non sapevo nemmeno esistesse un luogo con questo nome. È notte. Mi trovo nella savana del Botswana e oggi compio 40 anni. Seduto con le spalle al fuoco, circondato dalle iene, cerco di individuarle con una torcia e di non farle avvicinare alle tende dove dormiremo. “In Dancalia, al confine tra Etiopia e Eritrea. È un luogo infernale, il più inospitale del mondo. La temperatura raggiunge i 60° ma è unico”, dice la mia compagna di viaggio.
“Ci sono deserti di sale, specchi d’acqua velenosi che riflettono tramonti incredibili e vulcani con crateri in cui la lava ribolle a cielo aperto. Le formazioni del Dallol sono incredibili, coi suoi geyser e concrezioni saline dai mille colori”. Decido immediatamente. Ci vado. Se sopravvivo alle iene.
Raggiungere il Dallol è un’impresa che non mi sentirei di consigliare a nessuno. In questo luogo si viene per scelta personale, non su suggerimento turistico. La zona è situata al confine con l’Eritrea e, visti i conflitti militari con l’Etiopia, si è costretti a viaggiare sotto scorta.
Il deserto di sale, formatosi dopo il ritirarsi del Mar Rosso, ospita un antico cratere vulcanico situato nella Rift Valley dove la placca arabica e la placca africana si allontanano. Sui bordi del cratere, visitabili solo dal 2001, la natura ha dato vita ad un paesaggio psichedelico.
Sorgenti calde acide, montagne di zolfo, piccoli geyser gassosi, vasche di liquidi acidi e concrezioni saline dai colori sgargianti. Ogni anno il paesaggio si trasforma, le concrezioni cambiano colore e si spostano lungo il cratere. Solo alcuni percorsi sono consentiti, dal momento che spesso le emissioni dei geyser e delle fumarole sono tossici. Il suolo è fragile e si rompe sotto i nostri passi. Spesso le vasche acide diventano delle vere e proprie trappole per animali e uomini.
Nei dintorni del cratere, il deserto presenta dei malefici doni. Non di rado si trovano delle vasche di acqua acida dai colori invitanti, che attirano uccelli e altri piccoli animali, spinti dalla sete. La promessa di acqua fresca si rivela ingannevole e, dopo aver bevuto, gli animali muoiono avvelenati vicino alle pozze.
Ho letto e continuerò a leggere a lungo! le tue avventure sono straordinarie.
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5 Comments
Pazzesco!!!
Le foto sono semplicemente stupende…!!! complimenti davvero…hai talento!!!